Se non posso ballare... non è la mia rivoluzione

25.03.2025

"Se non posso ballare non è la mia rivoluzione" Ispirato a "Il catalogo delle donne valorose" di Serena Dandini - Progetto drammaturgico di Serena Sinigaglia - Con Lella Costa  - Visto al Teatro Carcano il 23 marzo 2025 - recensione di Claudia Pinelli (nella foto: Lella Costa)

Lella Costa
Lella Costa

Lella Costa voce di donna per le donne

Quante donne hanno lasciato, o avrebbero lasciato, un segno nell'umanità, alcune provando a realizzarsi altre a fare la differenza, nei campi più vari, in ogni epoca, sovrastate, nella maggior parte dei casi, dal potere maschile e patriarcale. Eccone alcune, recuperate nei meandri della storia, e, senza ordine cronologico, raccontate in pillole da una stupenda Lella Costa, che riesce a caratterizzarle, dare loro spessore, anima, passando dall'una all'altra, cambiando inflessioni, lingue, danzando, con stima e rispetto, dedicando a ognuna, circa cento, un tempo limitato ma incisivo.

Un frammento di muraglia a gradoni, faticosamente da scalare, elemento scenografico quasi didascalico, e lei, Lella Costa, voce di donna per le donne. Donne che hanno vissuto il proprio tempo ritagliandosi spazi e allora per loro gesti e suoni, empatia e denuncia, bellezza e fatica, lavoro e leggerezza, tra arte, misticismo, scienza. Quante modalità diverse, competenze, sensibilità, esposte dall'attrice in maniera coinvolgente, con quella capacità comunicativa meravigliosa che non ha bisogno di enfasi, in un flusso che riesce a interrompere per un cellulare usato in platea, per riprendere, senza lasciare e senza tralasciare, perché di storie da raccontare ce ne sono ancora e tante, e bisogna ancora svelare che fu una donna quella che inventò i tergicristalli, come ingegnere e madre di 12 figli quella che inventò la pattumiera a pedali. Solo alcune trovano spazio, e sono già tante, in questo lavoro teatrale non semplice e ben costruito. Ci sarà sempre la possibilità di un ulteriore capitolo, volendo, perché di donne che non si sono arrese, che hanno provato a reagire alla violenza imposta, a cambiare società inique, alcune nell'ombra, ma che meriterebbero di essere citate come esempio per tutte e tutti, ci sarebbero. Ci saranno.

Uno spettacolo assolutamente da vedere che offre uno sguardo aperto sul positivo femminile e femminista, senza alcuna retorica.

Claudia Pinelli