Recensione/TEATRO MENOTTI

24.01.2024

ICARO di e con Daniele Finzi Pasca

Visto al Teatro Menotti il 21 gennaio 2024

Recensione di Claudia Pinelli

Ci sono pochi metri quadri nello spazio angusto di una cella, luogo di restrizione fisica, ma dove con la mente si può andare oltre sbarre e muri, accompagnare con la fantasia parole di evasione, raccontarle a uno spettatore ma senza chiudere i pertugi da cui gli altri possono sbirciare, cambiando la prospettiva.

E quando sono anni in cui sperimenti il volo, ti puoi dipingere la faccia con l'espressione del clown, portare alla risata mentre con gentilezza fai librare chi è appena arrivato e va accompagnato in quel fuori che non si riesce a immaginare in quello spazio privo di finestre in cui si è "ricoverati", le gambe paralizzate, ma la testa libera di seguire chi accompagna, che ti dà le ali e ti fa spiccare il volo, ma è pronto a ritrovarti se precipiti lontano.

Ogni gesto e ogni parola sono misurati, gentili, in uno scambio continuo tra i protagonisti sul palco, l'attore consumato e la neofita lì per caso a cui insegnare a liberarsi di tutte quelle "ragnatele" appiccicose.

Fino a quando non ci sarà più fuga o evasione, ma si potrà uscire verso la luce attraversando la porta della vita.

Uno spettacolo fresco, divertente e poetico scritto da un allora ventenne che rifiutò il servizio militare, portato in scena da 32 anni senza interruzione da Daniele Finzi Pasca che con la sua Compagnia ha proseguito una solare carriera di attore, regista e coreografo.

Claudia Pinelli