LA GRANDE MAGIA
La grande magia di Eduardo De Filippo, regia Gabriele Russo. Visto il 1o novembre al Teatro Strehler. Recensione di Giordana Martinetti. (nella foto Natalino Balasso e Michele Di Mauro)
UN MOMENTO TEATRALE INTENSO
Sicuramente un testo molto distante dalle opere che conosciamo di Eduardo De Filippo. Un testo che però mette in risalto l'intelligenza, l'acutezza e la sensibilità dell'autore, soprattutto la sua visione sempre attuale del mondo (se si pensa che è stata scritta nel 1948), per le incertezze, il caos e il desiderio di vivere nell'illusione che rappresentano anche i nostri tempi.
Un testo che può essere interpretato in vari modi, a secondo delle sensibilità di chi lo guarda, due personalità diverse uno Calogero, ossessionato dal controllo e dalla razionalità, ma questo non gli permette di mettere ordine nella realtà che gli sfugge, l'altro l'illusionista Otto che dà a Calogero l'opportunità di vedere con l'illusione una realtà nuova dove, finalmente, si può esprimere senza tabù, liberandosi del tempo, dello spazio e dai preconcetti che hanno formato il suo carattere e modo di vivere, liberando quindi sentimenti ed emozioni.
Bravissimi Balasso e Di Mauro (nella foto) nei panni dei due protagonisti, ma tutte le attrici e tutti gli attori sono di grande valore. Bella la scenografia che a poco a poco diventa scarna, più si avvicina alla realtà.
Un momento teatrale intenso, dove è veramente difficile distrarsi.
Giordana Martinetti