Il sogno di una cosa

13.02.2025

"Il sogno di una cosa" da Pier Paolo Pasolini di e con Elio Germano (lettura) e Theo Teardo (musiche) - Visto da Claudia Pinelli al Teatro Carcano il giorno 11 febbraio 2025. Recensione di Claudia Pinelli (nella foto Elio Germano e Theo Teardo)

Elio Germano e Theo Teardo
Elio Germano e Theo Teardo

Pasolini restituito

"Il sogno di una cosa" è ascolto. Gli artisti centellinano i movimenti rimanendo quasi sempre seduti in una performance che alterna i momenti di lettura del testo pasoliniano proposti da Elio Germano ai rumori, con sfondi e dialoghi registrati e i suoni elettronici che si alternano alle campane, proposti dal compositore e musicista  Theo Teardo. La gestualità di Germano è minima come l'espressività nella lettura, il suo ritmare sul tavolo piuttosto che il suono della fisarmonica che ha tra le mani si perdono nei sovrastanti suoni elettronici di Teardo che hanno molta rilevanza nello spettacolo così come la parte registrata che oltre ai rumori di ambientazione porta voci a completare un racconto tratto dal romanzo di Pasolini pubblicato nel 1962, ma scritto nel 1949. Nel Friuli povero del primo dopoguerra tre ragazzi con il mito di un comunismo che avrebbe assicurato pane e lavoro per tutti, sperando di migliorare la propria condizione, decidono di varcare clandestinamente il confine con l'allora Jugoslavia. Lì troveranno carcere e fame come al loro ritorno in Italia, dove parteciperanno alle lotte politiche e collettive del tempo sognando la rivoluzione, subendo le repressioni violente e adattandosi a lavori usuranti e pericolosi nel tentativo di avere una vita dignitosa. In un fiato unico, tra musicalità innovative e lettura, Theo Teardo e Elio Germano restituiscono un testo di Pasolini che riporta a una terra e a un'epoca di povertà e dignità, di speranze e tensioni, diuna gioventù per cui non si ha tempo nella ricerca di una vita dignitosa. Un testo che è stato importante recuperare, qui in una messa in scena interessante, teatro in senso lato.

Claudia Pinelli