El Marchionn e la Ninetta: Carlo Porta nel mondo degli ultimi

30.01.2025

"El Marchionn e la Ninetta: Carlo Porta nel mondo degli ultimi " da Carlo Porta - Traduzione di Patrizia Valduga -  Regia di Lorenzo Loris - In scena al Teatro Out Off fino al 9 febbraio 2025 -  Visto il 28 gennaio e recensito da Adelio Rigamonti (nella foto: Elena Callegari e Mario Sala)

Elene Callegari e Mario Sala
Elene Callegari e Mario Sala

Due splendidi interpreti in un linguistico pastrocchio

Il 28 gennaio ho assistito a una delle repliche di "El Marchionn e la Ninetta :Carlo Porte nel mondo degli ultimi" per l'attenta e contenuta regia di Lorenzo Loris. La corretta regia e le magnifiche interpretazioni di Elena Callegari e Mario Sala hanno letteralmente salvato la messa in scena di due capolavori de "Le charmant Carline" , dal titolo dal gran testo critico-biografico di Guido Bezzola, uno dei più gandi conoscitori dello strordinario poeta milanese.  Dell'affascinante Carlo e quindi della sua poesia e della fantastica sonorità della lingua usata è rimasto ben poco nella rielaborazione effettuata dalla poetessa Patrizia Valduga. Una rielaborazione, pastrocchio tra italiano e milanese a volte troppo capriccioso e confusionario, di cui non si sentiva gran bisogno anche perché troppo distante dal rigore versificatorio della stessa Valduga.

Per fortuna dello spettatore due grandi interpreti ci hanno messo tutto l'impegno possibile e un grande, grandissimo mestiere. Elena Callegari ha reso una Ninetta dei primi decenni dell'Ottocento in modo realistico fors'anche aiutata da un testo ancora in gran parte vicino all'originale portiano. Brava davvero.

Detto di una grande Elena Callegari è doveroso soffermarsi sull'interpetazione da antologia di Mario Sala, che già avevo avuto modo di conoscere e apprezzare, sempre all'Out Off, sopratutto ne "Un uomo ridicolo". Nel suo Marchionn è eccezionale per la grande empatia attoriale che instaura col pubblico ed è espressivamente straordinario e ci consegna un eccezionale personaggio verista, direi gogoliano, del tutto vicino al Porta nonostante il testo a cui deve adattarsi. Per certi tratti mi ha ricordato alcuni momenti di reading portiani di Franco Parenti in un teatrino oratoriale di viale Corsica.

Grazie ai due interpreti, all'accorta regia di Lorenzo Loris, alle scene dello stesso Loris,  di Chiaromonte e di Sesia e degli azzeccati interventi pittorici di Giovanni Franzi lo spettacolo si merita qualcosa più della sufficienza.

Adelio Rigamonti