Basta poco
"Basta poco" di Antonio Cornacchione - Regia Marco Rampoldi - Con Antonio Cornacchione, Alessandra Faiella, Pino Quartullo e la partecipazione in video di Pier Luigi Bersani e Giovanni Storti - Visto il 3 aprile al Teatro MTM Leonardo - Recensione di Claudia Pinelli (nella foto: Alessandra Faiella, Antonio Cornacchione e Pino Quartullo)

Ogni riferimento a fatti reali e al clima che si respira oggi non è casuale
Puoi chiamarti Palmiro e venire da una storia politica, anche familiare, ben schierata, ma quando le tue sicurezze vengono messe in crisi da provvedimenti che mettono in discussione la tua routine, in questo caso uno sfratto dall'appartamento delle case popolari "ereditato" dai genitori, "Basta poco" per rischiare di cadere nelle grinfie di personaggi che si insinuano nel momento di debolezza riproponendo disvalori mai sepolti, tra racket e populismi di fautori di principi italici nostalgici di passati regimi.
Cornacchione propone una commedia divertente, dal ritmo coinvolgente, che non banalizza il tema, ma lo porge con ironia e apparente leggerezza, con dialoghi brillanti e una interessante costruzione teatrale, usando la satira su tematiche di stretta attualità.
I personaggi sono ben caratterizzati, dal protagonista Palmiro, Antonio Cornacchione, apparentemente ingenuo e stralunato che ha ereditato dal padre, comunista di ferro con cui è in stretto contatto anche se dall'aldilà, (e qui ci sono i cammei registrati di Pier Luigi Bersani), oltre alle posizioni politiche e all'appartamento anche una tipografia in cui lavorava l'ungherese Viola, Alessandra Faiella, che Palmiro ospita in casa per non pagarle il TFR. Il piombare nella loro vita del fascista Galeazzo (non l'unico personaggio interpretato da Pino Quartullo) dispensatore di pacchi alimentari solo agli italiani e di busti del duce, provocherà una serie di peripezie oltre a crisi d'identità e scontri nelle piazze. Le sorprese non mancano, tra inflessioni linguistiche marcate, identità svelate, poliziotti provocatori, satira pungente e puntuale su una realtà in cui pochi ne escono bene. Si sente e si apprezza la regia di Marco Rampoldi che dà fluidità e spessore alla messa in scena, e la splendida sinergia tra i bravissimi attori. "Basta poco" nel testo e nella costruzione richiama il teatro di Dario Fo e Franca Rame, possiamo dire finalmente, cioè arriva facendo ridere mentre caratterizza, tratta, ingarbuglia, ironizza. E ogni riferimento a fatti reali e al clima che si respira oggi non è casuale.
Claudia Pinelli