RECENSIONE TEATRO FONTANA (tfon23/1)

16.01.2023

Recensione di FAMILY A MOEDERN MUSICAL COMEDY di Gipo Gurrado, visto il 12/1, a cura di Claudia Pinelli

FAMILY IN BILICO TRA MUSICAL E OPERETTA

Bisogna parlarsi, c'è una cosa importante da dire, ma che fatica comunicare in questi microcosmi familiari che diventano il macro specchio di una realtà frenetica dove ognuno è concentrato su sé stesso e non trova il tempo, e allora ci si perde in frasi fatte, ripetute, "hai mangiato, come stai? bene dai, oddio bene bene no...", mentre il sottofondo di un imbonitore televisivo lancia i suoi continui messaggi e allora ogni tanto ci si ferma, ipnotizzati, ma ancora sordi agli altri, pronti solo ad ascoltare il suono della propria voce e a sfuggire. Ma c'è qualcuna che guarda tutti e tutte con occhi sgranati, pronta a cogliere l'attimo di attenzione, la mano che si allunga, il giornale letto a alta voce, che coglie pensieri e sensazioni, che fa parte della casa anche se nessuno si sofferma troppo su di lei, solo il membro più giovane della famiglia le si dedica, l'accompagna fuori, ma bisogna rientrare ed è sempre troppo presto. Una figura che si avverte anziana, magistralmente interpretata da Paola Tintinelli, che ha momenti di malinconia per un passato in cui ci si sdraiava a guardare le nuvole, ma poi si scrolla e vive il presente, che vale sempre la pena e c'è una poltrona su cui acciambellarsi e allora tutto va bene.

C'è una cosa importante da dire, per questo bisogna incontrarsi, questa sarà la sera giusta?

È uno spettacolo musicale "Family", sono le canzoni a intessere i dialoghi in un genere in bilico tra musical e operetta, una proposta estremamente originale, coinvolgente, divertente, anche se il tono leggero della "comedy" del titolo, man mano si attenua acquisendo colori più malinconici, mentre la storia e le dinamiche acquistano spessore e intensità facendo presagire quel qualcosa che cambierà il finale.

Ci sono otto attori sul palco, bravissimi sia come doti canore che interpretative, che mostrano uno splendido affiatamento, ben coordinati dal regista, Gipo Gurrado, autore anche dei testi e delle musiche, che con pochi elementi scenici rende perfettamente l'atmosfera, lasciando aperta ogni possibilità. Tutto è chiaro, gli indizi vengono tutti messi a disposizione, fin dalla copertina del depliant di sala, ma non dichiarato espressamente, perché ognuno colga. C'è una cosa importante da dire, per questo "andiamo dai miei", "va bene andiamo dai tuoi". Sarà la sera giusta?

Claudia Pinelli