RECENSIONE TEATRO MENOTTI -  FILIPPO PEREGO  (tmen24/4)

11.03.2023

Recensione di MARIA MADDALENA da Fuochi di Marguerite Yourcenair, visto e recensito da Claudia Pinelli

MARIA MADDALENA: GRAN TESTO EVOCATIVO 

È una Maria dolente, umanamente straziata dalla perdita, la donna che viene dal villaggio di Magdala e narra la sua vita di femmina travolta da amori carnali e spirituali, da passioni intense, da fedi che non trovano risposta, da abbandoni che incidono straziando, quasi a annientare, ma in cui c'è una promessa, o solo una speranza, di salvezza.

Lina Sastri è brava. Brava come attrice, come interprete, come cantante, brava nella drammaturgia di un testo non semplice, brava come regista di questo spettacolo che ha tempi teatrali perfetti, con delle scelte narrative e scenografiche più incisive nella prima parte, un po' più scontate nel finale.

Coadiuvata da due musicisti che accompagnano il racconto, l'artista si muove nel suo spazio naturale, il palcoscenico, evocando luoghi e vissuti, rendendo immagini, facendo immergere.

Il testo è evocativo con parti densamente significative che perdono lievemente di intensità in un finale un po' caricato, che incide sull'originalità per conformarsi a una attestazione di fede con tanto di luci che scendono abbaglianti dall'alto, ma senza far perdere ritmo allo spettacolo che affronta, con voce travagliata di donna, carnalità e spiritualità, tradimenti di amori umani e divini, volontà di perdizione, ricerca di salvezza.

La musica ha un ruolo importante sia nella parte solo strumentale che nei canti, alcuni in yiddish, toccando De Andrè con i suoi versi tratti da "La buona novella". 

È umano perdersi. Si possono seguire strade non conformi.

Il "peccato" non appartiene a chi vive, intensamente, anche con estrema sofferenza, ogni attimo che gli è concesso.

Claudia Pinelli