RECENSIONE TEATRO MENOTTI (tmen23/01)

13.01.2023

Recensione di HOCUSPOCUS dei Familie Flöz visto l'11 gennaio 2023, a cura di Claudia Pinelli

HOCUSPOCUS: MAGIA DEL TEATRO

Hokuspokus è ancora la magia del teatro, il gioco di maschere, suoni, fisicità, il comunicare senza parole dei Familie Flöz, in una forma che però, in questa nuova proposta, vuole anche svelare la complessità della costruzione teatrale, condurre oltre la suggestione del racconto mimato e interpretato.

Così sul palco salgono gli attori prima di indossare la maschera rivelando di essere anche i musicisti, i rumoristi, i disegnatori. Sono una piccola manciata di persone, solo sei, ma sembrano molte di più perché si scambiano i ruoli, utilizzando anche videocamere e proiettori per sottolineare un'espressione o una trasformazione disegnata.

Nello spettacolo, vivace e riuscito, la costruzione passa però in secondo piano, prevale la poesia e il fascino di una storia raccontata da corpi recitanti il cui volto è coperto da una maschera grottesca e immobile; tutto arriva intenso e a tratti struggente, perché prevale una vena più malinconica, amara e realistica, rispetto a altre proposte della compagnia berlinese, pur mantenendo momenti divertenti e stupendamente acrobatici.

Una donna e un uomo si scoprono, nella sintonia di una natura che li avvolge. Quasi fossero i primi e gli unici sulla terra, decidono una vita insieme e allora fuggono dall'imprevedibile Eden e ottengono le chiavi che sono la conquista di quelle mura in cui si svolgerà la loro nuova vita. Poi i figli, gli screzi e le incomprensioni che incidono e urticano, i dolori, le gioie, la fatica, il tempo che scorre, un ineluttabile tramonto e le chiavi, pronte per altre mani.

I toni diventano quasi crepuscolari in un incedere molto espressivo, senza che una parola sia stata pronunciata, solo movenze e sonorità di respiri e musica, suonata e cantata dal vivo, e corpi che perdono fluidità con maschere sempre più importanti, immobili sguardi sul reale.

Claudia Pinelli