Recensione/TEATRO MANZONI (tman 23/2)

14.11.2023

              Lodo Guenzi

Trappola per topi di Aghata Christie visto il 7.11.2023 Recensione di Marina Salonia

Il Teatro Manzoni continua la sua programmazione proponendo il lavoro più famoso di Agatha Christie, Trappola per topi, nella traduzione e adattamento di Edoardo Erba e la regia di Giorgio Gallione, che sarà in scena sino al 19 novembre.

Il sipario si apre su una particolareggiata e maestosa scenografia (curata da Luigi Ferrigno) che ci introduce all'interno della "Locanda del Cacciatore", una pensione a gestione familiare immersa nella campagna inglese aperta da poco dai due coniugi Mollie e Gilles. I due locandieri stanno aspettando con eccitazione e un po' di ansia i loro primi ospiti quando alla radio viene data la notizia del delitto di un'anziana signora nel quartiere londinese di Paddington.

Mentre fuori imperversa una bufera di neve arrivano man mano alla locanda i cinque avventori e ognuno di loro appare piuttosto strano e con qualcosa da nascondere.

I costumi di Francesca Marsella ben descrivono il carattere stravagante di ognuno di loro. La scelta dei colori e lo stile degli abiti ne delineano la maschera che rappresentano e completano l'identità degli strambi personaggi.

Prima che la locanda risulti isolata a causa della neve arriva il Sergente Trotter (Lodo Guenzi) per investigare sull'omicidio della Signora Morin Lion e a suo dire per mettere sotto protezione tutti gli ospiti della locanda, cosa di cui rimangono stupiti perché non ne capiscono il motivo. In realtà il sergente Trotter è convinto che tra di loro si nasconda l'assassino della signora Lion, uno psicopatico pronto a colpire ancora. Chi sarà? Qual è il motivo che si nasconde sotto il suo intento di uccidere?

Il ritmo sostenuto, il testo che lascia spazio a molti spunti ironici, le luci di Antonio Molinaro e le musiche curate da Paolo Silvestri sottolineano la suspense e creano la giusta sensazione di paura nello spettatore.

Il ben amalgamato cast tra cui spicca Lodo Guenzi noto personaggio del mondo musicale (ex membro del gruppo "Lo Stato Sociale") e televisivo intrappolerà il pubblico nel tentativo di capire chi sia il colpevole in maniera molto leggera e divertente nel perfetto stile di Agatha Christie i cui testi sono scritti non tanto per dare messaggi profondi ma più per creare momenti di evasione.

Applausi e a fine spettacolo una dedica a Matteo Romagnoli, manager de Lo Stato Sociale morto lo scorso giugno e sostenitore di Lodo Guenzi nel cimentarsi nell'avventura teatrale di cui aveva giustamente intravisto le potenzialità.

Marina Salonia