Recensione/Teatro Gerolamo

09.04.2024

"L'AVVERSARIO" da E. Carrère con Arianna Scommegna e Mattia Fabris, Massimo Betti alla chitarra
visto il 7/4/24 recensione Claudia Pinelli

Arianna Scommegna e Mattia Fabris portano in scena il romanzo-verità di Emmanuel Carrère "L'Avversario", scegliendo una modalità tra reading teatrale e recitazione. Con loro il musicista Massimo Betti ad accompagnare con la chitarra l'intensità della narrazione.

Il palco del teatro si restringe, i gesti vengono calibrati, ridotti al minimo, quasi a non voler rubare spazio alle parole. Sono le espressioni dei volti, che valgono più di ogni movimento, che sottolineano lo snodarsi di un racconto terribile, uno di quelli che fa vacillare la mente nel tentativo di trovare una spiegazione.

Lo spunto è drammaticamente noto: nel 1993, in Francia, Jean-Claud Romand, sedicente medico, perché non venisse scoperta da chi gli stava più vicino una vita di menzogne, uccide la moglie Florence e i due figlioletti Antoine e Caroline, cercando di farne sparire i corpi dando fuoco alla loro casa in cui era rientrato dopo essere andato a uccidere anche i suoi genitori e il loro cane. Rimane ferito e intossicato dall'incendio. Agli amici accorsi con le prime indagini si svela uno scenario orribile di una strage voluta e di una vita falsificata, costruita artificiosamente su menzogne amplificate per 18 anni che si sgretolano come un castello di carte sotto le luci implacabili dei riflettori.

I due bravissimi attori hanno scuola e sensibilità, si alternano e scambiano i ruoli dando voce ai protagonisti: gli amici, i vicini, lo stesso imputato nelle udienze in tribunale.

"Perché?" è la domanda che rimbomba nella mente per tutto lo spettacolo, mentre vibrano emozioni profonde, come è profondo il baratro in cui Scommegna e Fabris fanno immergere senza usare toni particolarmente caricati, ma con grande capacità attoriale oltre che umana. Un baratro che non trova la luce di una risposta se non nell'inafferrabilità e perversità della psiche umana dove può albergare quell'inquietante "Avversario".

Claudia Pinelli