Recensione/Teatro Gerolamo

17.01.2024

Giullarate di Dario Fo e Franca Rame

Con Lucia Vasini

Visto il 13 gennaio 2024

recensione di Claudia Pinelli

Lucia Vasini è bravissima. Con le "Giullarate" l'attrice propone alcuni dei testi elaborati e portati in scena da Dario Fo e Franca Rame con cui ha collaborato per anni, mettendo in risalto tutte le sue capacità interpretative e attoriali, con passaggi linguistici da grande scuola, e facendo risaltare la modernità dei contenuti. Forse è l'unica a poter portare queste drammaturgie su un palco senza tradirle, ma anche mantenendo una propria caratterizzazione e personalità.

Lo spettacolo va in crescendo: si avvale di un testo introduttivo di Jacopo Fo, ma la Vasini dà il meglio di sé nella rappresentazione vera e propria e non tanto nelle parti colloquiali. Ha tecnica, capacità mimiche e vocali, riesce a creare quell'empatia fondamentale per calarsi e far calare nella storia raccontata, anche minore, anche dissacrante, anche urtante, liberando risate, rendendo vicino quel linguaggio inventato da Fo, il gramelot padano che diventa lingua popolare e comprensibile, lingua degli ultimi della terra di storie antiche di una modernità disarmante.

I brani "Nascita di Eva", il sublime "Maria alla croce" dove l'attrice gradualmente si libera del microfono acquisendo sempre più sicurezza, "Adamo e Eva", per concludere con l'esilarante storia de "La Parpaja Topola", sono inseriti nella grande opera "Mistero Buffo" ormai un classico del teatro rappresentato in tutto il mondo, molto più che in Italia come tante opere dei due grandi artisti. Il rispetto con cui Lucia Vasini le propone mostra il profondo attaccamento umano e culturale a Dario Fo e Franca Rame, persone caratterizzate dall'impegno civile e sociale, che non hanno mai avuto remore a essere scomode, che con le loro opere e strappando risate hanno portato avanti tematiche coraggiose e non scontate che ancora possono far vibrare coscienze con la forza di una risata che apre la mente. Ecco perché è importante non solo ricordarli, ma anche rappresentarli. Loro sono state persone dalla profonda cultura che si sono messe a disposizione, coerenti nella scelta di far arrivare a tutte e tutti i contenuti di un'arte che non hanno mai voluto riservata a un'élite e per questo immensi nel loro essere invisi ai potenti di turno.

Lucia Vasini sorride timida e si cala nei personaggi restituendoci la grandezza e l'umanità di storie "minori", giullarate appunto, dove sesso e differenza di genere non sono tabù e dove altresì ci si cala nei panni di una madre che vede morire il figlio crocifisso, sentendo che tutto ci appartiene, il riso e il pianto e che il teatro ha la potenzialità immensa di aprire e far vibrare senza retorica e senza paura lasciando spazio al sorriso e alla risata che liberando lasciano il segno.

Claudia Pinelli