RECENSIONE TEATRO ELFO PUCCINI - SALA SHAKESPEARE (tep 23/2)

02.04.2023

Recensione de il "RICCARDO III" visto il 1° aprile, a cura di Giordana Martinetti

RICCARDO III: NON BASTA UN GRANDE PAOLO PIEROBON

Riccardo III adattato da Armin Szabó - Székely, e la regia di Kriszta Székely, è sicuramente un riadattamento molto coraggioso. Quando un dramma tra i più popolari di Shakespeare lo si vuole modernizzare e reinterpretare nei tempi moderni, ci vuole una grande ispirazione, estrapolare il senso dell'opera e proiettarlo nel mondo moderno, cosa di epoca in epoca non cambia mai? Il potere, la politica, i personaggi senza scrupoli. Riccardo III è questo odioso personaggio che si avvale di consiglieri pronti a tutto e sono pronti a tutto per arrivare al potere, con la falsità dei gesti, delle espressioni, delle parole e dei mezzi di comunicazioni.

Questa rappresentazione vuole mostrarci che ogni epoca la ricerca sfrenata del potere porta malvagità, morte e soprattutto toglie libertà, ma chi ha ordito tutto questo inferno, cadrà lui stesso nel suo inferno.

Ho iniziato scrivendo che ci vuole coraggio a riadattare un simile dramma, ma non basta, perché occorre, a mio parere saper sintetizzare l'argomento e soprattutto non infarcire di tanti spunti ( es. irchiami alla politica di oggi Cina, Iran, Mosca) la drammaturgia. La visione globale è molto confusa, ansiogena a volte noiosa un peccato perché trovo molto interessante dare modernità ai classici.

La compagnia di attori e attrici bravissimi gli applausi stra meritati, mi soffermo su Paolo Pierobon, che non delude mai, ha una mimica e gestualità sorprendente, veramente travolgente.

Interessante la scenografia con uno uso di filmati e schermi.

Uno spettacolo che fa discutere, non solo i critici, ma anche gli spettatori.

Giordana Martinetti