RECENSIONE/TEATRO DELLA COPERATIVA (tdc3)

21.11.2022

Recensione de  THE KING-L'ULTIMA NOTTE DEL RE visto il 16/11; a cura di Claudia Pinelli

UOMO, PADRE, CRISTIANO

Massimiliano Loizzi, con la bravura che lo caratterizza, porta in scena un'opera che ispirandosi al Riccardo III di Shakespeare, propone, senza pedanteria e didascalismi, una riflessione profonda su tematiche senza tempo, il potere e la guerra in primis, mantenendo però quel suo tocco dissacratorio e surreale che non si àncora a un personaggio, ma usa escamotage interpretativi, con vivaci variazioni di ritmi e modi, per incidere più intensamente.

Il protagonista, il re Riccardo, è consapevole che quando morirà in guerra la sua storia verrà scritta dai vincitori che su di lui getteranno ogni colpa dipingendolo come un mostro e allora si racconta senza falsi pudori perché fiero di aver raggiunto i propri scopi, mosso nel proprio agire da fini superiori alla comune umanità, lui che è "uomo, padre, cristiano" Ultimo dei dodici figli è lui a essere proclamato re sbaragliando i suoi fratelli e i suoi nipoti con maneggi che, direttamente o indirettamente, li porteranno a morte prematura.

L'attore, da solo, spostandosi sul palco, crea suggestioni anche usando la musica, suggerisce, sottintende, rende reale l'immaginario pronto a cogliere quello stimolo esterno, un colpo di tosse, una risata sopra le righe, per infrangere la "parete" che lo separa dal pubblico, rientrando abilmente poi nella parte

L'attualità si intuisce, si coglie da sottili riferimenti più sottointesi che dichiarati, mentre si rimane affascinati dalla poetica e dall'intensità del testo, ancora lievemente da affinare per evitare ripetizioni in alcuni passaggi.

"The King" è un'opera in cui Loizzi , rispetto a altre volte, è meno provocatorio e più profondo mostrando in pieno le sue capacità, come nell'intenso monologo finale che parla di sogni e speranze mentre i fragori guerreschi fanno da atroce sottofondo.

Claudia Pinelli