RECENSIONE/TEATRO DELLA COOPERATIVA (tdc4)

28.11.2022

Recensione de GIOVINETTE, LE CALCIATRICI CHE SFIDARONO IL DUCE, visto il 23 novembre a cura di Adelio Rigamonti

IL PRIMO CALCIO AL FEMMINILE FA CAPIRE E DIVERTE

Mentre in Qatar continuano le fasi preliminari di un discusso e discutibile campionato mondiale di calcio è andato in scena Giovinette, le calciatrici che sfidarono il Duce, spettacolo diretto da Laura Curino, tra le maggiori interpreti del "teatro di narrazione" e tratto dall'omonimo romanzo di Federica Seneghini e Marco Giani. Al centro dello spettacolo una storia vera: quella della prima squadra di calcio femminile italiana della storia, nata, nell'era fascista, quasi casualmente nei giardini di Via Palestro.

Il "GFC" (Gruppo Femminile Calcistico) portò avanti una sfida al maschilismo che imperava nel regime fascista (maschilismo che purtroppo è ancora vivo e violento oggi). Il regime permetteva alle donne di allenarsi, ma vietava la partecipazione a gare ufficiali alla presenza di un pubblico e imponeva che il ruolo del portiere fosse ricoperto da un giovane maschio.

Per giunta le calciatrici dovevano indossare la gonna, tirar calci a una palla di gomma e sempre rasoterra... per salvaguardare le loro capacità riproduttive. Dopo allenamenti per un anno alla squadra venne impedito di giocare la prima partita ufficiale contro le "giovinette" di Alessandria e tutto finì lì.

Da un fatto vero Laura Curino ha portato in scena un teatro di narrazione con una drammaturgia spigliata e divertente. Sul palco tre ottime e talentuose interpreti come Federica Fabiani, Rossana Mola, Rita Pelusio, quest'ultima con una verve straordinaria e grandissimi polmoni è l'assai minuta forza imperiosa di tutto lo spettacolo. Giovinette, le calciatrici che sfidarono il Duce, terminato domenica 27 novembre, con repliche sempre esaurite, tanto da costringere il Teatro a una replica straordinaria e per nulla consueta nella serata di domenica, è spettacolo che ci auguriamo di rivedere presto ripreso per comprendere la storia, anche se minima, del passato e anche divertirsi e ridere molto. Da vedere.

Adelio Rigamonti