Recensione/TEATRO CARCANO (Tcar 23/1)

02.12.2023

Recensione de L'Ispettore Generale di Nikolaj Gogol, visto il 28.11.2023 e recensito da Marina Salonia

ROCCO COL COLBACCO

Al teatro Carcano è in scena sino al 3 dicembre la commedia satirica L'ispettore generale uno dei capolavori della drammaturgia russa.

Scritta nel 1836 da Nicolaj Gogol questa commedia degli equivoci affronta attraverso la comicità il tema della corruzione della burocrazia nella Russia zarista diventando quindi una chiara denuncia del sistema pubblico russo composto da funzionari tanto inefficienti quanto corrotti.

Nonostante il testo sia vecchio di quasi 200 anni i suoi contenuti sono purtroppo ancora decisamente attuali e infatti se non fosse per la scenografia di Andrea Belli, rappresentativa di un piccolo villaggio della gelida e nevosa Russia e i costumi di Margherita Baldoni, costituiti da calde pellicce, stivali e colbacchi si potrebbe pensare ad una commedia ambientata in uno sperduto paesino del sud Italia vuoi forse anche per la presenza di Rocco Papaleo che ha ben poco dei tratti somatici e delle movenze di un cittadino russo.

Rocco Papaleo interpreta il Podestà del piccolo  paese e un giorno annuncia agli altri funzionari e notabili che arriverà da San Pietroburgo, o forse è già arrivato, un Ispettore Generale per controllare l'efficienza della loro amministrazione.

La notizia che l'ispettore potrebbe essere già tra loro in incognito fa ricadere i sospetti su Chlestakov, un giovane squattrinato, giunto da qualche giorno alla locanda, che viene scambiato per il misterioso controllore e che saprà anche lui disonestamente approfittare della situazione, brillantemente interpretato da Daniele Marmi.

Inizia quindi una vera e propria gara dei vari collaboratori pubblici di scuola, sanità, giustizia e anche di moglie e figlia del Podestà ad accaparrarsi i favori dell'Ispettore Generale rivelando tutta la loro ipocrisia e mancanza di rettitudine offrendogli servigi e soldi.

Il nutrito cast composto da ben 13 attori tutti molto bravi e diretto da Leo Muscato, in particolare nella seconda parte dello spettacolo, daranno vita a una rappresentazione inaspettatamente divertente, briosa e a tratti molto vicina alla commedia napoletana con molti spunti per riflettere sulla moralità degli uomini in particolare di quelli che ricoprono posizioni di potere e proprio per questo dovrebbero agire con più responsabilità e onestà.

Spettacolo da non perdere.

Marina Salonia