Lo Santo Jullare di Dio

04.12.2025

Lu Santo Jullare di Dio di Dario Fo e Franca Rame -  con Ugo Dighero - adattamento e regia Giorgio Gallione - visto al Teatro Litta il 2 dicembre - recensione di Claudia Pinelli

UgoDighero
UgoDighero

Immersio nel teatro giullaresco e istrionico di Dario Fo e Franca Rame


Una bellissima immersione nel teatro giullaresco e istrionico di Dario Fo e Franca Rame questo "Lu Santo Jullare di Dio" portato in scena dal bravissimo Ugo Dighero con la significativa regia di Giorgio Gallione. Con l'apporto scenografico di tre sgabelli e suggestivi giochi di luce, Ugo Dighero ha il grande pregio di mantenere una sua originalità interpretativa, evocando sì la cifra stilistica di Dario Fo, ma senza volerne fare l'imitazione. Il risultato è uno spettacolo fresco, pulsante, con ottimi ritmi narrativi, che riduce un po' il cappello introduttivo sulla Chiesa istituzionale, dalla misteriosa morte di papa Luciani alla scelta di Bergoglio di diventare papa con il nome di Francesco, e incentra su episodi della vita del futuro santo recitati nel meraviglioso 'gramelot', il linguaggio inventato da Fo miscuglio di molteplici forme linguistiche, che Dighero riporta con grande padronanza e maestria. La storia di un giovane uomo che mette in discussione il sistema, ribelle non violento ai codici stereotipati, che si confronta con un potere spirituale e temporale mostrando altre strade possibili, ha echi profondi nella modernità. Francesco non è il santo, è un essere umano che vive il suo tempo, si arrabbia, prova, si interroga, divenendo suo malgrado simbolo oltre il tempo. Attraverso l'ironia, la satira, si aprono con la risata spiragli sempre più ampi di consapevolezza.
Con momenti più ironici e altri più riflessivi Ugo Dighero riempie il palco con gestualità, inflessioni, mimica davvero straordinari in un emozionante lavoro, poetico e immaginifico, ironico e godibile, che valorizza al meglio la grande scuola di teatro di Dario Fo e Franca Rame.

 Claudia Pinelli