La tempesta

04.12.2025

La Tempesta di William Shakespeare - regia Alfredo Arias - Visto al Teatro Menotti il 28 novembre 2025 - Recensione di Claudia Pinelli 

"La tempesta" al Menotti
"La tempesta" al Menotti

Sobria ma interessante la regia di Alfredo Arias per questa rappresentazione de "La Tempesta" che viene proposta in una rispettosa riduzione che abbrevia l'opera a circa 100 minuti mantenendo lo spirito e la caratterizzazione dei personaggi affidati alla bravura degli attori, con bei costumi, in una scenografia evocativa e immutabile per tutto lo spettacolo. Uno scuro labirinto domina la scena, a rappresentare la complessità del luogo in cui sono approdati tanti anni prima Prospero con la figlia Miranda, che ormai regnano costringendo in schiavitù spiriti e folletti nativi, e che avviluppa ora con i suoi rigidi percorsi i nemici costretti naufraghi dalla tempesta scatenata da Ariel, spirito, soggiogato al volere di Prospero, che aspira con l'obbedienza, alla libertà. Tutti, con sentire e intenti diversi, si inoltrano cercando di venire a capo, tra sogno e magia.
Graziano Piazza è un Prospero pacato, autorevole, consapevole del tempo trascorso che ha affinato le sue arti e smussato la volontà di vendetta, che trama e ordisce obbligando Ariel, più maturo che non aereo spiritello grazie all'interpretazione di Guia Jelo. Elementi dissacranti irrompono sulla scena, spezzano con la commedia la possibile tragedia, Calibano rende carne e sangue quello che è onirico. I destini si ricompongono, l'amore si fa strada, il perdono e non la vendetta sarà la risposta perché "noi siamo fatti della stessa sostanza dei sogni, e nello spazio e nel tempo d'un sogno è raccolta la nostra breve vita" in un allestimento che crea le giuste suggestioni e che restituisce il senso dell'opera di Shakespeare.


Claudia Pinelli