RECENSIONE TEATRO LITTA(tlit23/1)

31.01.2023

Recensione de IL VENDITORE DI SIGARI  visto il 26 gennaio, a cura di Claudia Pinelli

NELLA FATICA DELLA SOPRAVVIVENZA

Al teatro Litta fino al 5 febbraio è in scena il bellissimo testo di Amos Kamil "Il venditore di sigari". Lo spettacolo, con la delicata e incisiva regia di Alberto Oliva che lo ha portato in scena per la prima volta nel 2010, ha una efficace costruzione teatrale. La bella scenografia ricostruisce la bottega di sigari dove si svolge lo scontro tra i protagonisti, Herr Gruber, Gaetano Callegaro, il venditore tedesco e il Doktor Reiter, Paolo Cosenza, il professore ebreo rientrato in Germania dopo la fine della guerra, che ha vissuto, lontano fisicamente ma non distante, quanto successo al suo "popolo" e pretende il conto delle sofferenze inflitte.

Reiter si impone così ogni mattina al venditore provocandolo, cercando corresponsabilità e colpe, rivendicando un ebraismo colto che diventa identità elittaria, sopravvissuta e vendicativa, che aspira a uno Stato in quella Palestina terra promessa. L'attacco serrato si infrange con la remissività del venditore dai tratti tipicamente tedeschi, che accetta senza reagire mentre si arrampica a recuperare ogni tipo di sigaro richiesto e poi rifiutato, e che alla fine si rivela come colui che pur essendo anch'esso ebreo si sente tedesco, vivendo l'ebraismo come fede religiosa, privata e non atto politico e identitario.

Il confronto tra i due diviene serrato, hanno modi opposti di intendere quella religiosità che permea le loro vite, mentre la Storia e la Shoa sono già entrate con prepotenza nella loro storia personale. Non ci sono soluzioni, soprattutto indolori, c'è il proseguimento di un'esperienza di vita nella fatica del quotidiano, l'essere sopravissuti, ma non sentirsi tali.

C'è la resilienza di Herr Gruber nell'aprire ogni mattina la bottega, c'è Reiter che parte per andare a fondare uno Stato di soli ebrei.

Senza possibilità di riconoscersi, nella fatica della sopravvivenza all'orrore.

Claudia Pinelli