RECENSIONE TEATRO LABARCA (tlab23/1)

18.01.2023

Recensione di OLTRE LA MEMORIA - DIARIO DI UN FIGLIO di Egidio Bertazzoni visto il 15/1, a cura di Adelio Rigamonti

LA NECESSITÀ DELLA MEMORIA RIELABORATA

La mia prima visita al Teatro LabArca di via Marco d'Oggiono mi ha rivelato un gradevole spazio sotterraneo: piccolo e assai affollato. Tanta gente che ha potuto godere di un elevato testo di Egidio Bertazzoni: Oltre la memoria - Diario di un figlio. Lo spettacolo a cui ho assistito domenica 15 gennaio è sorretto da un testo che (ben oltre teatro di narrazione o più semplicemente un excursus nei diari di famiglia, reali o riscritti poco importa) è completamente teatrale nella scorrevole stesura drammaturgica che non conosce cadute di ritmo o sbalzi narrativi, benché sul palco si dipani la vita vissuta, raccontata e rielaborata con partecipazione finemente emotiva di tre generazioni della famiglia Bertazzoni.

Il Diario di un figlio, come cita il sottotitolo, è il testo ritrovato di Giacomo Bertazzoni, medico al Corvetto, padre dell'autore e regista Egidio e soprattutto figlio di Egidio ucciso nell'agosto del 1944 nel campo di concentramento di Hartheim in Austria.

Nonno assassinato dai nazisti, padre medico in un quartiere popolare milanese, figlio drammaturgo e regista per molti anni in Rai si mischiano in un gioco di memorie che diventano motivo per rivisitare l'attuale per una rielaborazione necessaria per non cedere rassegnati alla criminale violenza di quasi ottant'anni fa. Una liberazione testuale che fa bene a chi l'ascolta.

La vittoria della memoria è esposta da un sempre bravo Renato Sarti, grande esperto nel raccontar di memorie dall'inizio del Ventesimo secolo praticamente all'oggi. In questa occasione Sarti ha avuto meritori inciampi di visibile e percepibile emozione, inciampi che ben ci stanno a colorire maggiormente un testo importante per contenuti e pulizia formale.

Il Diario è preceduto dalla lettura di testi che raccontano (cito paro paro quanto contenuto nel foglio di sala) "un'esperienza singolare, quella della Commissione per la riconciliazione sudafricana del dopo aparthaid". A leggerli è la giovanissima, empatica e molto emozionata Olimpia Longoni, allieva del laboratorio LabArca diretto da Anna Bonel. A trovare il pelo nell'uovo mi permetto di suggerire di citare la fonte del testo alla fine della lettura.

A questa importante mini saga della famiglia Bertazzoni non ci si è fatti mancare nulla chiamando sul palco anche Giacomo, figlio dell'autore, per eseguire apprezzati corposi stacchi musicali al sax baritono. Spettacolo da non perdere.

Adelio Rigamonti