RECENSIONE/TEATRO ELFO PUCCINI - SALA SHAKESPEARE (tepss1)

02.12.2022

Recensione di PA' - regia di M. T. Giordana, visto il 29/11 ; a cura di Claudia Pinelli

PASOLINI: UN'ANIMA SENZA TREGUA

Luigi Lo Cascio porta in scena, con una bravura difficile da commentare, Pier Paolo Pasolini e lo fa attraverso le sue poesie, coadiuvato dalla emozionante regia di Marco Tullio Giordana e da elementi scenografici che comprendono un attore a "materializzare" i passaggi più intensi.

Quella di Pasolini è un'anima tormentata, per lui non esiste tregua, conserva i fantasmi del passato sgranando gli occhi su una realtà che gli arriva implacabile, a ferire una sensibilità che non ha filtri. Tutto penetra nel profondo dell'anima e gli si svela con crudezza anche se "non ha le prove". Ma ha la poesia che diventa strumento per sferzare, esprimere e restituire quanto arrovella il suo essere, mare in burrasca in balia della vita e della morte. Ogni evento colpisce e schiaffeggia, arriva amplificato a quel cuore di uomo che si fa carico non permettendosi indifferenza.

Il protagonista è lui, il poeta Pier Paolo a cento anni dalla nascita, a cui Lo Cascio presta voce e corpo senza risparmiarsi per far arrivare quei versi intensi, quella poetica non scontata. La vita di Pasolini si dipana sul palco attraverso le sue liriche il dolore cupo per la morte del fratello partigiano, l'amore per la madre, e il Friuli, le periferie romane, i calci a un pallone:" 'A Pa' tira...". E la morte.

Il testo è alto, di una musicalità avvolgente. La concentrazione è fondamentale per non arenarsi in una poetica non immediata, ma fortemente coinvolgente, che accompagna nella complessità e profondità del poeta.

Claudia Pinelli