RECENSIONE/MTM TEATRO LEONARDO (tl1)
Lo spettacolo URLANDO FURIOSA è stata recensito da Adelio Rigamonti in occasione della prima rappresentazione al Teatro Verdi nel dicembre 2017. Qui sotto uno stralcio di quella recensione.

IL CHIODO FISSO DI RITA
[...] A scena aperta, all'ingresso del pubblico in sala, troneggia sul palco l'imponente e bella scultura scenica di Simone Fersino: un gran chiodo, il chiodo fisso intorno al quale e sul quale una assai vitale Rita Pelusio è Urlando Furiosa, un buffone, forse meglio un giullare, contemporaneamente poetico e, soprattutto, scanzonatamente caustico e feroce.
In questa epoca in cui tutto si sperde e
la confusione è forse l'unica maestra di vita, Urlando Furiosa, che, più che perso, sembra aver rifiutato il senno,
arriva sulla Luna, dove
finiscono tutte le cose perdute.
E come loro anche Urlando si sente persa. Tutto lo spettacolo gira attorno all'interrogativo, più o
meno esplicitato ma sempre presente e vero motore dell'intera pièce, "dove sta
oggi la ragione, dove sta la follia?". Urlando
Furiosa è persa, sola, senza neppure un Astolfo, il bizzarro paladino
dell'Ariosto, a darle una mano, a ridarle più che il senno un equilibrio, e
allora urla e va a la guerre! contro
tutto e tutti pur trasmettendo la consapevolezza di combattere battaglie già perse in partenza
e tale consapevolezza diventa
collettiva, condivisa. Il testo, veloce, quasi sempre fresco e immediato, offre
spunti per riflessioni amare sull'oggi e sul senso d'impotenza nel reagire alle
storture d'una stagione di inganni e di finti idoli (piacciono le stilettate
velenose ai signori, cavalieri e cialtroni della politica italiana d'oggi). Per
reagire non ci resta dunque che urlare tutti insieme e impegnarsi, e l'invito è
diretto ed esplicito, magari nel volontariato.
Urlando Furiosa ci consegna una Rita Pelusio, matura, che riesce a darci, conservando le cifre di una comicità surreale, un teatro civile svincolato da pretestuose analisi sociali come spesso accade. Tutto con lei è immediato, spontaneo e fresco. [...] Apprezzabile la regia di Riccardo Pippa. Applausi meritatissimi, [...]
Adelio Rigamonti
