Piccolo Teatro - Studio Melato

29.09.2022

Fino al 23/4: PUPO DI ZUCCHERO di Emma Dante - Impastando una fiaba dal Cunto de li Cunti di Giambattista Basile assieme a un'antica tradizione meridionale, Emma Dante crea il suo  Pupo di zucchero,P il dolce da offrire ai defunti, venuti a trovare coloro che sono rimasti, nella notte del 2 novembre. Una celebrazione dei morti, una festa della vita.

Il 2 novembre è il giorno dei morti. Un vecchio «'nzenziglio e spetacchiato» – raggrinzito e spelacchiato –, rimasto solo in una casa vuota, prepara una pietanza tradizionale per onorare la festa. Con acqua, farina e zucchero impasta l'esca «pe li pesci de lo cielo»: il pupo di zucchero, una statuetta antropomorfa dipinta con colori vivaci. In attesa che l'impasto lieviti, richiama alla memoria la sua famiglia di morti. La casa si riempie di ricordi e di vita: mammina, una vecchia dal «core tremmolante», il giovane padre disperso in mare, le sorelle Rosa, Primula e Viola «tre ciuri c'addorano 'e primmavera», Pedro che si strugge d'amore per Viola, zio Antonio e zia Rita «che s'abboffavano 'e mazzate», Pasqualino il figlio adottivo.

Dopo La scortecata – in scena al Teatro Grassi nell'aprile 2019 – Emma Dante torna a confrontarsi con Lo cunto de li cunti. È infatti da una fiaba di Giambattista Basile che la regista trae ispirazione per raccontare, con il suo ultimo spettacolo, un'antica tradizione meridionale: in alcuni luoghi del Sud, il 2 novembre si organizzavano banchetti ricchi di dolci e biscotti, in cambio dei regali che i parenti defunti portavano ai bambini dal regno dei morti. Durante il rituale, in quella notte, era come se mangiando quei dolci ci si cibasse delle anime dei defunti. Uno momento che, come in Pupo di zucchero, diviene celebrazione della morte e festa della vita. (Dal C.S. del Teatro)

Locandina

Pupo di zucchero La festa dei morti
liberamente ispirato a Lo cunto de li cunti di Giambattista Basile - testo, regia e costumi Emma Dante

con Carmine Maringola (il Vecchio), Nancy Trabona (Rosa), Maria Sgro (Viola), Federica Greco (Primula), Sandro Maria Campagna (Pedro), Giuseppe Lino (Papà), Stephanie Taillandier (Mammina), Tiebeu Marc-Henry Brissy Ghadout (Pasqualino), Martina Caracappa (zia Rita), Valter Sarzi Sartori (zio Antonio) 

sculture Cesare Inzerillo - luci Cristian Zucaroa - assistente ai costumi Italia Carroccio, assistente di produzione Daniela Gusmano, coordinamento e distribuzione Aldo Miguel Grompone, Roma produzione Sud Costa Occidentale in coproduzione con Teatro di Napoli - Teatro Nazionale, Châteauvallon-Liberté scène nationale / ExtraPôle Provence-Alpes-Côte d'Azur / Teatro Biondo di Palermo / La Criée - Théâtre National de Marseille / Festival d'Avignon / anthéa antipolis théâtre d'Antibes / Carnezzeria e con il sostegno dei Fondi di integrazione per i giovani artisti teatrali della DRAC PACA e della Regione Sud